Dal sito Pubblicogiornale.it
«Siccome sono trascorsi sette anni dall’approvazione del Porcellum ed è ancora lì, ne deduco che di estimatori ne ha molti più di quanto si pensi». Lo afferma, in una intervista a La Stampa, il senatore leghista Roberto Calderoli secondo il quale, però, «il problema vero, oggi, non è il Porcellum: è che i partiti non li vota più nessuno!».
Il Porcellum, spiega, «fu una legge figlia del ricatto di Casini che voleva il proporzionale stile Prima Repubblica e se non gliel’avessimo dato non avrebbe votato la riforma costituzionale: si trattava della devolution, della riduzione di oltre il 20% dei parlamentari. Cedemmo al ricatto. Peccato che poi la legge fu stravolta».
Silvio Berlusconi, poi, «tolse la soglia per il premio di maggioranza che fissai al 40% perchè voleva il premio a tutti i costi». Mentre le liste bloccate «le volle Fini, perchè diceva che prendeva soprattutto voti al Sud e non si fidava delle preferenze».
E poi, secondo Calderoli, l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, «volle il premio su base regionale. Se Prodi non ebbe la maggioranza al Senato e cadde nel 2008 lo deve soprattutto a Ciampi». Questi per Calderoli i ‘veri pradri’ della legge.