“Ho ucciso perché mi hanno spinto i vampiri” Nataliya Synyshyn, la 32enne badante ucraina che ha ammazzato un’anziana, è stata assolta
Aveva ucciso a coltellate l’anziana dona che da tre mesi accudiva a Ravenna perche’, a suo dire, spinta dai vampiri. E’ tornata libera dopo solo poco piu’ di un anno e mezzo di ospedale psichiatrico giudiziario Nataliya Synyshyn, la 32enne badante ucraina assolta perche’ ‘incapace d’intendere e volere’. La giovane – come riportato dalla stampa locale – e’ gia’ nel suo Paese grazie ad alcuni parenti che l’hanno accompagnata dal centro di Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, dove si trovava.
LA VITTIMA – La vittima – Elsa Morigi, di 81 anni – era stata colpita in casa la notte del 14 marzo 2011 con dieci coltellate di cui tre fatali alla gola. I vigili del Fuoco, arrivati per l’apertura porta, avevano fatto in tempo a vedere la giovane a cavalcioni sull’anziana mentre la colpiva ridendo istericamente. La badante si era quindi buttata dal balcone del primo piano ma era stata subito arrestata dai carabinieri. Due psichiatri – uno incaricato dal Pm, l’altro dal Gip – avevano accertato che la ragazza era incapace di intendere e volere. E la versione da lei raccontata fatta di occhi di vampiri che la fissavano nel buio, era manifestazione di un delirio di persecuzione: non a caso era stata scelta la figura del vampiro, entita’ che secondo la tradizione ucraina succhia energia alle persone.
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