Ci risiamo 2

Apostoli di  partiti incapaci di qualsiasi proposta, anche la più bislacca, i giornalisti compagni cercano di togliersi dall’imbarazzo in cui il grande silenzio progressista li relega trasformandosi da critici ad oltranza dei fascisti, cioè tutti quelli che non sono di sinistra, a promotori di idee contro la crisi; e cosa propongono? La più fascista di tutte le iniziative: il Prestito del Littorio!  Da L’Unità di oggi:

Nonostante tutto, nonostante tutti gli sforzi fatti fin qui dagli italiani [e nonostante le dimissioni di Berlusconi] sotto la guida del premier Mario Monti, siamo ancora in balia dello spread. In questi dodici mesi, tanti ne sono passati dall’inizio di questa raffica di ondate speculative che hanno colpito il debito pubblico italiano, si sono presentate diverse proposte per risolvere in maniera sistematica la questione del debito pubblico[quali?]…abbiamo elaborato una proposta e l’abbiamo discussa e presentata con migliaia di cittadini. E’ una ricetta vecchia, ispirata a un vero grande dell’economia, John Maynard Keynes[ecco a chi si ispirano]…In pratica si potrebbe pensare a una forma di bond solidale a tasso fisso, inferiore al sei per cento attuale da vendere ai cittadini Italiani e non cedibile sul mercato secondario. Lo Stato dovrebbe smettere di emettere btp ed emetterebbe solo questi titoli. I soldi raccolti dovrebbero essere destinati per la metà al pagamento dei creditori, per l’altra metà a investimenti direttamente produttivi…

Da wikipedia

Il Prestito del Littorio venne introdotto per tentare di limitare gli effetti collaterali indesiderati provocati dalla rivalutazione della lira, che era stata ottenuta per mezzo del progetto denominato Quota 90.La manovra venne realizzata per mezzo della trasformazione forzosa di 15 miliardi di debito pubblico a breve/medio termine (1 miliardo di debito quinquennale e 14 miliardi di debito settennale), in un debito a lungo termine, per complessivi 27,5 miliardi di lire, denominato Consolidato. All’interno di quest’ultimo venne compreso anche danaro fresco di nuova raccolta. Nell’esecuzione di questa manovra, il governo puntò in particolare sull’effetto deflativo che sarebbe scaturito dalla sottrazione dal mercato a breve di una tale massa di danaro e valori mobiliari. La conversione ebbe carattere obbligatorio, ma venne percepita positivamente dall’opinione pubblica, come necessaria per salvare la lira.Il rendimento venne fissato al 3,5% annuo, con restituzione del capitale alla scadenza trentennale. Per contro, il principale strumento finanziario precedente la guerra, era la Rendita Italiana (prestito irredimibile con rendimento del 5%). L’operazione Prestito del Littorio fu attuata mediante lo strumento giuridico del decreto legge.

I compagni si ispirano a Keynes, o forse e più correttamente, alla retorica.

mmyg

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