Disastro costituzional-democratico

Abbiamo votato, abbiamo indicato, ognuno secondo i propri convincimenti, chi dovrà prendere in mano le redini del paese in modo netto e chiaro facendo di M5S il primo partito in Italia, eppure non abbiamo idea di chi sarà il presidente del consiglio, non abbiamo idea di chi sarà il presidente della repubblica! Come è possibile? Mi sono già espresso molte volte sul problema, più volte ho mostrato come la costituzione, piuttosto che la legge elettorale, impedisca la governabilità favorendo la rappresentatività  incentivando le coalizioni per cui  non mi ripeterò, preferisco simulare cosa sarebbe successo con una costituzione che favorisse la governabilità. 

  1. Elezione diretta del presidente della repubblica
  2. Una sola camera

Sulla scheda elettorale avremmo avuto dei nomi: Silvio berlusconi, Pierluigi Bersani, Giuseppe Piero Grillo, Mario Monti, ecc.

2. Maggioranza relativa

Berlusconi  7.332.121 voti

Bersani 8.642.700 voti

Grillo 8.688.545 voti

Monti  2.823.814 voti

Grillo è il presidente. Formerà il nuovo governo, durerà 4 anni per legge, quindi non avrà bisogno di “fiducie” o altri mezzucci per governare e l’opposizione, con l’anima in pace perchè tanto se ne riparla fra quattro anni, avrà tutto l’interesse a lavorare per il bene del paese e non solo, come ha fatto Bersani, a lavorare per far cadere il governo. Grillo lavorerà bene? Verrà rieletto e avremo probabilmente altri 4 anni di buon governo, lavorerà male, non verrà rieletto. Una sola camera con 200 membri, snella economica, produttiva. Poi si può discutere di affinare meglio il sistema, magari prevedendo il doppio turno in caso di ex aequo, ma il principio deve essere quello di salvaguardare la governabilità, e pazienza se partituccoli da zero virgola non sono rappresentati: non è importante.

Questo il PDL ha tentato di realizzare nel 2006, questa volta non ci sono scuse: l’occasione che hanno i partiti di modificare la costituzione nella direzione della governabilità a discapito dell’illusoria rappresentatività è unica, non la sprechino! Poi si affianchi a questa nuova e più modernna (nonchè funzionale) costituzione una legge elettorale che definisca tempi e metodi, che regoli le modalità all’acceso in parlamento delle opposizioni in base al risultato elettorale,  che stabilisca responsabilità, poteri e compiti del presidente eletto.

Così che l’attuale disastro liberal-democratico non abbia più a ripetersi, così che l’ingovernabilità e le relative inutili e costosissime elezioni anticipate non siano che un ricordo. Questo è il mio sogno, e se verrà realizzato tornerò a votare con la consapevolezza di contare qualcosa, di contribuire a determinare qualcosa.

Ma se rimarrà inalterata l’attuale costituzione, se il presidente del consiglio continuerà ad  stabilito dal capriccio di un  presidente della repubblica che nemmeno ho potuto eleggere, e indipendentemente dal risultato elettorale, allora lascierò ad altri la cabina elettorale, e che buon pro gli faccia!    

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