Disperati mai

Oggi dopo l’ennesima vittima è partita l’iniziativa del Sole 24 ore – Radio 24 “DISPERATI MAI” che cerca di supplire al vergognoso e colpevole silenzio delle istituzioni; governo e presidenza della repubblica in primo luogo. 

“La catena dei suicidi è impressionante, un lungo bollettino di una guerra mai dichiarata ma in corso, di cui le istituzioni non sembrano accorgersi. A nessun livello. Scriveteci le vostre storie all’indirizzo mail disperatimai@radio24.it, raccontateci le difficoltà con cui dovete fare i conti. Ne parleremo nei nostri programmi. Radio 24 è al vostro fianco, non vi lascia soli…”

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-04-16/disperati-radio24-voce-imprenditori-201012.shtml

Voglio ricordare coloro che spinti dalla disperazione non hanno resistito alla pressione sulle loro spalle. Elenco tratto dal quotidiano Libero

Roberto Manganaro – Il concessionario che si è ucciso perché costretto a licenziare i dipendenti “di famiglia”

Enrico Zennaro – L’ex capo degli industriali che si è lanciato dal balcone per cancellare la vergogna

L’operatore meccanico – Si è tolto la vita il 13 febbraio perché per lavorare aveva i creditori alle calcagna

Giancarlo Chiodini – L’elettricista che si è ucciso dopo aver capito che sacrificare al lavoro i figli non era servito a nulla

Franco Nardi 
– Il benzinaio che non è riuscito a reggere il caro carburanti

Umberto Ventura – L’imprenditore di successo la cui azienda è stata affondata dalle commesse non pagate

C.C. 
– Il muratore che si è tolto la vita perché la partita Iva gli toglieva l’ossigeno

Angelo Barzan 
– Il maestro di musica che in difficoltà economica he deciso di farla finita gettandosi nel fiume

Vittorio Galasso –
 Si è tolto la vita per la crisi della sua impresa edile

Giuseppe Campaniello – L’artigiano edile di Bologna che si è dato fuoco davanti all’Agenzia delle Entrate per i troppi debiti

Ivano Polito
 – Il falegname che si è ucciso perché aveva un sacco di lavoro ma nessuno glielo pagava

Vincenzo Di Tinco
 – Il negoziante che si è suicidato dopo che la banca non gli aveva concesso credito

Giampiero Benvegnù –  L’imprenditore edile spinto al gesto estremo da una denuncia

Antonio Maggio – L’artigiano della pietra che non sopportava più di essere “bamboccione per forza”

E.F. – Il commerciante di infisse che dopo aver venduto la ditta pezzo per pezzo si è tolto la vita

Giuseppe Pignataro – L’imbianchino che non riusciva più a guardare negli occhi i suoi cari

Pasqualino Clotilde – Il restauratore a cui non bastava più nemmeno “essere il migliore”

Nunzia Cannizaro – La pensionata a cui avevano tagliato l’assegno e che aveva paura di morire povera

Mario Frasacco – Il mago dell’hi tech che si è sparato un colpo di fucile in testa

Antonio Tamiozzo – Il costruttore schiacciato dal terrore di non pagare gli stipendi

Francesco – Il mobiliere che ha ricevuto una multa di Equitalia che ha distrutto tutti i suoi sogni

Paolo Tonin – L’agricoltore a cui il mutuo per il capanno ha fatto più danni della siccità

Giuliano V. –
 Il manager che si è ucciso perché aveva moglie e figlia a carico e aveva perduto il posto

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