Firenze, 2 giu. – (Adnkronos/Ign) – “A nome della città di Firenze chiediamo al Parlamento e alle autorità centrali, con rispetto, che sia approvata una nuova legge sulla cittadinanza basata sullo ius soli, in base al principio che chi nasce in Italia è italiano”. E’ un passaggio del discorso del sindaco di Firenze, Matteo Renzi per le celebrazioni del 2 Giugno in piazza della Signoria. “Non è pensabile che Mario Balotelli, che parla italiano con accento bresciano -ha detto poi Renzi- non sia potuto andare alle Olimpiadi perché non aveva compiuto 18 anni e quindi non aveva all’epoca la cittadinanza italiana”.
Nel corso della cerimonia i tre senegalesi, rimasti feriti nella strage razzista del 13 dicembre 2011 a Firenze, in cui due loro connazionali persero la vita, sono stati insigniti della cittadinanza italiana “per meriti speciali”. Si tratta di Mor Sougou, Cheikh Mbengue e Mustapha Vieng.
Hanno ricevuto la cittadinanza italiana in piazza della Signoria, giurando fedeltà alla Costituzione e alla Repubblica nelle mani del sindaco Matteo Renzi e del prefetto di Firenze Luigi Varratta. “Siamo contenti, ringraziamo tutti gli italiani”, hanno detto i tre nuovi cittadini della Repubblica Italiana. I tre portano ancora le ferite di quel tragico giorno, quando vennero raggiunti dai colpi di pistola del razzista Gianluca Casseri.
Vieng è rimasto paralizzato e vive su una sedia a rotelle, mentre gli altri due connazionali hanno ancora ferite che gli impediscono di lavorare. Alla cerimonia era presente anche la vedova di Samb Modou, che insieme a Mor Diop venne ucciso da Casseri. “Provo sempre tanto dolore”, si è limitata a dichiarare la vedova del senegalese ucciso.
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