Dal sito Dagospia
La «ragazza del lago» sta correndo nel parco bagnato dal torrente. Una stradina sterrata, ché qui comanda la natura; un pezzo per niente isolato dell’Ippovia, il percorso che si snoda attraverso il parco del Cormor (il corso d’acqua che dà il nome alla valle), e che ogni giorno è battuto dagli amanti dello jogging e delle passeggiate: in bicicletta o, appunto, a cavallo. Silvia è una runner. Si allena in pausa pranzo – carte e processi permettendo; viene quasi tutti i giorni assieme a Giorgio Ortis: anche lui ventottenne, figlio dell’avvocato Giovanni Ortis, titolare di uno degli studi legali più importanti di Udine, già candidato sindaco nel 2008.
Se non le avessero piantato 12 coltellate tra addome e torace all’ora di pranzo, lì, sul tracciato di ghiaia, in mezzo a farnie e carpini, con la gente che passeggiava e sa dio come sia riuscito il killer ad agire indisturbato, Silvia Gobbato avvocato lo sarebbe diventato tra un mese: le mancava la prova orale. Dopodiché, stimata praticante legale, avrebbe continuato a lavorare assieme a Giorgio (praticante anche lui) e al padre. Con Giorgio si frequentavano anche fuori dal lavoro da una decina di mesi. Dopo che Silvia aveva chiuso una precedente relazione durata otto anni. Sono le 12.53 di ieri.
I tabulati telefonici fissano una conversazione in cui lei dice a un’amica: «Stiamo andando a correre»…http://www.dagospia.com/rubrica-29/Cronache/femmicidio-stillicidio-uccisa-mentre-fa-jogging-una-avvocatessa-28enne-che-lavorava-in-uno-dei-62885.htm