Fulminati sulla via di Damsco

Ecco il n° 255 di Falce e Martello, quello che tra le sue pagine contiene la soluzione a questa crisi, a tutte le crisi! In un articolo non firmato, dunque della redazione tutta, evidentemente folgorata dalla luce mistica e rossa di Stalin che dall’Olimpo comunista sparge il verbo e la verità, ci viene indicata la via, il cammino. Veniamo informati prima di tutto della grave situazione con tanto di elenco delle fabbriche che licenziano con  le relative quote (FIAT 1.400 licenziamenti, NATUZZI 1.800, ecc.), subito seguito  da un bell’elogio delle iniziative del governo a sostegno dell’occupazione: “Da parte sua il governo Letta,impegnato a barcamenarsi, moltiplica gli appelli,le preghiere e i moniti ai padroni italiani perchè rilancino gli investimenti e, in uno slancio di patriottismo, salvino il made in italy, oppure quelli lanciati direttamente alla fiat, da parte del ministro Zanonato, perchè incroci di più i suoi  interessi con quelli del paese“; e ancora”Il presidente del consiglio Letta ci ha messo un pizzico di zelo più degli altri, si capisce, è nuovo di queste riunioni, ed ha solennemente dichiarato che questo vertice UE non può concludersi con le solite parole sulla crescita e sullo sviluppo“. Perfetto, così sostenuti  da siffatta geniale ed efficace azione governativa, siamo pronti per il colpo grosso, per l’idea che il Sommo Compagno, dall’alto del Paradiso dei Lavoratori, ha voluto elargirci. Ecco la tesi:

IL PUNTO, MOLTO SEMPLICE, E’ CHE I PADRONI FANNO INVESTIMENTI SE E DOVE VEDONO LA POSSIBILITÀ’ DI LAUTI PROFITTI E NON PER PRODURRE QUALCOSA DI UTILE PER LA SOCIETÀ’

E’ incredibile, non l’avrei mai detto, i padroni investo non per opera pia ma per lucro, che rivelazione, ora la via del pensiero è libera, questa gran verità rivelata ci apre un mondo di soluzioni, l’averci mostrato il problema ci facilita non poco nella ricerca della luce in fondo al tunnel, ma bando alle ciance, ecco l’idea massima, ecco cosa si deve fare:

IL MOVIMENTO OPERAIO HA BISOGNO DI UNA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA CONCRETA, PROIETTATA SULLE NECESSITA’ DEI LAVORATORI IN LOTTA E NON SUI SOGNI DI COMPATIBILITA’ DEGLI APPARATI POLITICI E SINDACALI RIFORMISTI

Sublime, ma se qualcuno avesse dei dubbi circa queste chiarissime indicazioni che il sommo ci scolpisce nell’intelletto, ecco la traduzione:

IN ALTRE PAROLE, DOBBIAMO AFFERMARE CHE DEVONO ESSERE I LAVORATORI STESSI A GIUDICARE SE UNO STABILIMENTO A RISCHIO PUÒ  AVERE UNA PROSPETTIVA PRODUTTIVA, ED IN TAL CASO LA NAZIONALIZZAZIONE DEVE ESSERE LA NOSTRA RIVENDICAZIONE STRATEGICA, UNA BANDIERA DA PIANTARE IN MEZZO ALLA LOTTA.

Ecco la vera unica via d’uscita a questa crisi capitalista e imperialista: l’esproprio proletario! Solo un nume, solo la Grande Divinità che tutti i comunisti venerano poteva arrivare a tanto, a questa incredibile e fantascientifica soluzione. Ora tutti sereni che la via è tracciata!!!

 

 

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *