Monti, in calo di credibilità e di consenso, cerca di metter pezze. Ci ha provato con Jovanotti e gli è andata buca, così prova a varare finti provvedimenti allo sviluppo. Certo le stoccate della CGIA di Mestre, i battibecchi con la Marcegaglia, le bordate del WSJ e adesso anche l’insospettabile Paolino Barbiero, segrtario CGIL, che vuole condonare gli evasori, cominciano a pesare.
da Libero – È quanto propone Paolino Barbiero, segretario della Cgil di Treviso, allarmato dalle conseguenze che i sempre più frequenti blitz delle Fiamme Gialle all’interno delle aziende venete potrebbero avere sull’occupazione locale, «perché sempre più imprenditori sembrano intenzionati a mollare la presa una volta pizzicati dalla Guardia di Finanza, con perdite secche di posti di lavoro».
Secondo il segretario della Cgil di Treviso, in tempi di crisi come questi è decisamente meglio chiudere un occhio di fronte alle somme evase negli ultimi anni e venire incontro agli impresari che decidono di autodenunciarsi, piuttosto che colpirli con sanzioni tali da metterne a rischio l’attività, con il serio pericolo di lasciare a casa centinaia se non migliaia di lavoratori. Barbiero è sicuro che «se ci accontentiamo soltanto di far pagare agli imprenditori quanto hanno evaso, avremo un guadagno che probabilmente non coprirà i costi sociali derivati dalla rarefazione degli investimenti e dalle chiusure delle attività»
Quindi Monti è alle strette e dopo il gran rifiuto di Lorenzo prova a rimettersi in carreggiata disertando il prossimo G20 a Washington, con la scusa degli impegni nazionali: si farà sostituire dal viceministro all’economia Vittorio Grilli. Così l’avremo tutto per noi il nostro Monticello, e lui, per tutto ringraziamento, ci propinerà una riformina fiscale che dia un po’ d’ossigeno all’economia, ma non saltate di gioia, è una bufala come tutto il resto.
da Il Giornale – Monti ha convocato un nuovo Consiglio dei ministri per esaminare il «Documento di economia e finanza 2012» e la «Delega in materia di revisione del sistema fiscale» per domani. Il governo vuole cercare di dare ossigeno a un’economia che vive un momento di assoluta paralisi. Un intervento poco più che simbolico che dovrebbe attingere a 5 miliardi provenienti dal riordino degli incentivi e dallo sblocco dei crediti vantati dalle imprese verso la pubblica amministrazione attraverso uno sconto immediato da parte delle banche, dietro garanzia da parte dello Stato. Un modo per allontanare le nuvole nere e calare sul tavolo, almeno per un giorno, la carta dello sviluppo e della speranza.
La pressione fiscale, meglio, chiamiamola col nome esatto, l’oppressione fiscale, in Italia ha raggiunto e oltrepassato il livello di guardia, Monti deve ubbidire ai suoi padroni europei cercando di tener buono il popolo fino all’incasso della prebenda (o al compimento del disastro, se la prebenda l’ha già incassata). Questo video del Sole 24 Ore dimostra in quale stato di polizia ci troviamo.
Quando si è in un regime di dittatura, militare o fiscale che sia, per poter comunicare bisogna servirsi di modelli crittografici come il Metodo crittografico di Rabin, o i Codici di Hamming, o ancora i Codici correttori e crittografia di Mc Eliece, tutti sistemi molto sicuri che si basano sulla fattorizzazione. Ritorna allora utile il Crivello di Eratostene per calcolare i numeri primi, metodo lento e macchinoso, ma sempre valido, che consentirà a chi lavora di poter parlare anche nell’opprimente stato di intercettazione di tutto e tutti.