Domani il teatrino della politica manderà in scena lo spettacolino delle finte votazioni per dare ad un popolo l’illusione di scegliersi i propri governanti. Per mesi i guitti han dato quel che considerano il meglio di loro stessi per convincerci della bontà dei loro programmi, delle loro idee, delle loro ricette per far ripartire questo paese morto e, tra breve, sepolto. Non intendo discutere di questo o quel programma o di questa o quell’idea, intendo discutere sull’inutilità di queste, delle passate e delle future consultazioni elettorali svolte con queste regole. Cosa succederà lunedì? Nulla. Re Giorgio comincerà le “consultazioni”, già questo inficia il voto popolare: che bisogno c’è di consultazioni, cosa c’è da consultare, non basta il risultato delle urne? Ciò che il popolo ha detto non vale come consultazione? No evidentemente! Re Giorgio valuterà, come un allenatore, chi può mettere insieme la squadra meno litigiosa, tenendo conto delle indicazione europee su chi dovrà essere il presidente del consiglio italiano. E il “voto” degli italiani? Acqua passata, nessuno ci fa più caso; si son illusi gli italiani dentro alla cabina elettorale con la matitina e il foglietto con i simboli? Bene, che altro vogliono! Hanno votato, no? Quello dovevano fare, fine della festa! Così con ogni probabilità Bersani sarà l’unto del signore Napolitano e prenderà inevitabilmente sul suo carro Monti, magari all’economia, perché è condizione inderogabile posta da Berlino che Monti faccia parte del prossimo governo. Ma anche se non dovesse essere Bersani non ha nessuna importanza, il risultato sarà lo stesso: una coalizione litigiosa, inefficiente, debole, permeabile ad ogni condizionamento lobbistico sia nazionale che internazionale e con un piede nella fossa. Dureranno un anno, un anno e mezzo ad esser ottimisti, l’unica cosa su cui saranno d’accordo è stare in piedi fino alla maturazione del diritto ai vitalizi, ma è improbabile che ci riescano. E poi? Nuova campagna elettorale (non penso che rivedremo mai più un governo tecnico), nuovo inutile voto, altri 400.000.000 di euro buttati nella latrina degli sprechi pubblici. Ho sperato che l’incostituzionale, antidemocratico, golpista governo Monti venisse utilizzato per riformare la costituzione con dibattito bipartisan e chiedendo anche al popolo che tipo di sistema politico implementare in questo paese, ma nulla di tutto questo è stato fatto. Monti è servito ai politici per salvare i loro privilegi e le loro prebende, è servito alla Germania per salvare l’euro, è servito alle banche per consolidare i propri interessi, è servito al popolo italiano come spremiagrumi per succhiare tutto il succo migliore. Monti come una lumaca si trascina dietro la sua personale scia bavosa impastata col sangue di imprenditori suicidi, di disoccupati suicidi, di martoriati da equitalia. Dopo questo inutile lunedì elettorale ci sarà forse un altro inutile lunedì elettorale, poi l’unica medicina che possa davvero guarire, una chemioterapia d’urto, la rivolta.
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