Europa, la rabbia del 99% in piazza Scontri a Torino e Padova. Caos Roma
Migliaia in strada ad Atene. Tafferugli a Madrid e Lisbona contro l’austerity Guerriglia nella capitale, tre arresti. Feriti in molte città. Grillo ai poliziotti: “Unitevi ai manifestanti”
Decine di migliaia di persone hanno manifestato oggi in tutta Italia per lavoro e scuola. Episodi di guerriglia urbana si sono registrati a Roma, Torino, Milano e Padova. Decine di agenti feriti, una cinquantina di manifestanti fermati nella Capitale. E’ stata Roma infatti il teatro degli episodi più gravi. Diversi i cortei in azione, tra studenti e lavoratori. Scontri molto duri sul Lungotevere tra polizia e corteo degli studenti, dopo un fitto lancio di pietre e bottiglie da parte di questi ultimi, che hanno anche divelto pali segnaletici e lanciato bombe carta. Jeep blindate hanno poi disperso i gruppi più violenti. Ma c’erano anche tanti adolescenti all’esordio in piazza, scioccati ed impauriti dagli scontri. Oltre 140 le persone identificate e più di 50 i fermati: 8 sono stati arrestati (tra questi una donna), altri 8 denunciati. A Torino tre poliziotti sono rimasti feriti. A Milano danneggiate vetrine e banche: in corso Magenta scontri tra il corteo degli studenti che ha tentato di sfondare il cordone di agenti ma è stato respinto, altri tafferugli all’interno della stazione ferroviaria di Porta Genova. Panico tra i cittadini che aspettavano i treni. Il bilancio è di 5 agenti feriti. A Padova tre poliziotti sono stati feriti da bombe carta. Diversi i momenti di tensione con la polizia che ha caricato per respingere il tentativo di alcune decine di giovani dei centri sociali di entrare nella stazione ferroviaria.
Il ministro dell’Interno Cancellieri, che ha seguito dal Viminale l’evoluzione della situazione, ha espresso in serata “la più ferma condanna per i gravi episodi di violenza” ed ha espresso, inoltre, al capo della Polizia, Antonio Manganelli, il proprio “apprezzamento per l’operato delle Forze di polizia, che hanno evitato maggiori e più gravi conseguenze per l’ordine pubblico, per la sicurezza e per l’incolumità dei cittadini”. Ma è polemica perché, al netto della condanna unanime nei confronti di chi ha provocato gli scontri, hanno parlato di degenerazioni nell’azione della polizia non solo Pd, Sel e Idv, ma anche Futuro e Libertà.
Le proteste si sono sviluppate in tutta Europa: Spagna, Grecia, Irlanda, Portogallo. E’ stato il giorno di mobilitazione internazionale dei sindacati e dagli attivisti dei Paesi cosiddetti Piigs contro le politiche di austerity del governi e le scelte dei grandi d’Europa. Manifestazioni convocate da una quarantina di gruppi in 23 Paesi diversi, ma sono trainate soprattutto dalle organizzazioni sindacali dei Paesi iberici. I lavoratori di Spagna e Portogallo sono impegnati nel primo sciopero coordinato della penisola, che ha interrotto i trasporti, messo a terra centinaia di voli, chiuso le scuole. Il bilancio in Spagna, al momento, è di 74 feriti e 118 fermi. A Lisbona ci sono 5 feriti.
L’EUROPA IN PIAZZA: CRONACA ORA PER ORA
21,07 – Il ministro Cancellieri: “Ferma condanna per le violenze”
Il ministro dell’Interno, AnnamariaCancellieri, ha espresso “la più ferma condanna” per i gravi episodi di violenza verificatisi oggi in varie città. Ha, inoltre, espresso “apprezzamento per l’operato delle Forze di polizia”. Lo riferisce il Viminale. Il ministro – si legge nella nota delViminale – “ha espresso la più ferma condanna per i gravi episodi di violenza verificatisi in occasione delle numerose manifestazioni svoltesi sul territorio nazionale e ha manifestato vicinanza e solidarietà agli operatori di polizia rimasti feriti nel corso degli incidenti”. “Il ministro Cancellieri – prosegue la nota – ha espresso, inoltre, al capo della Polizia, Antonio Manganelli, il proprio apprezzamento per l’operato delle Forze di polizia che oggi hanno evitato maggiori e più gravi conseguenze per l’ordine pubblico, per la sicurezza e per l’incolumità dei cittadini”.
21,04 – Spagna, scontri con la polizia 74 feriti e 118 fermi
Almeno 118 fermi e 74 feriti, deiquali 43 agenti, negli incidenti registrati in Spagna nella giornata di sciopero nazionale, secondo il bilancio tracciato nell’ultimo bollettino informativo alla direttrice generale del ministero degli interni, Cristina Diaz. La Diaz ha evidenziato che la giornata di protesta non ha segnato “gravi problemi di ordine pubblico”, nonostante “gli incidenti isolati nei centri di alcune città” e che “sono stati garantiti i servizi minimi essenziali”. Secondo i sindacati, la partecipazione allo sciopero è stata del 76%, simile a quella del precedente sciopero generale contro le politiche di austerity del governo dello scorso 29 marzo. Per la Confederazione degli industriali (Ceoe), l’adesione non ha superato il 12%.
21,02 – Roma, Barbaro (Fli): “Violenza ingiustificata dalla polizia”
Dai video che circolano in rete sulla protesta studentesca di oggi a Roma, pubblicati anche sul sito del Corriere della Sera, emerge un atteggiamento vergognoso della polizia che carica una folla fatta da giovani senza armi e a volto scoperto. Ai ragazzi e alle ragazze aggredite va la mia piena solidarietà”. Lo afferma, in una nota, il deputato di Fli, Claudio Barbaro.
“Trovo che non ci siano attenuanti rispetto a simili comportamenti e per questo – conclude – intendo immediatamente interrogare il Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, per chiedere spiegazioni su una condotta così violenta e irragionevole”.
20,35 – Spagna: al corteo anche il regista Almodovar
Anche volti noti dello spettacoloe della cultura nella manifestazione che ha sfilato attraverso il centro di Madrid, per concludere a Plaza Colon, dove stanno tenendo i discorsi di chiusura i leader dei sindacati Ugt, CcOo e Uso. In corteo, fra gli altri, il regista Pedro Almodovar, la scrittrice Almudena Grandes, l’attrice Pilar Bardem, il cantante Miguel Rios e il presentatore Boris Izaguirre. Per l’intera giornata, una ventina di attori fra i quali Alberto San Juan e Willy Toledo, hanno occupato il Teatro Espanol, nella centrale Plaza Santa Ana, per protestare contro i pesanti tagli alla cultura.
20,16 – Roma, sequestrati scudi, caschi e 3 molotov
Sono numerosi gli oggetti sequestrati dalla Polizia durante la manifestazione. Diversi scudi, tre bottiglie molotov oltre a caschi, una maschera antigas, una mazzetta ed uno scalpello. “Il materiale – spiega una nota della Questura – è stato recuperato nel corso di alcuni tafferugli avvenuti nei pressi di Via dei Pettinari, dove alcuni manifestanti utilizzando gli scudi si sono disposti con uno schieramento a ‘testugginè ed hanno forzato il cordone dei poliziotti. Altro materiale è stato sequestrato nel corso della manifestazione sul Lungotevere dove ci sono stati altri ‘contattì tra i manifestanti e le forze dell’ordine”.
19.56 – Lisbona, cinque feriti dopo scontri
E’ di almeno cinque feriti, di cui uno ricoverato in ospedale, il bilancio delle cariche di polizia negli scontri con i manifestanti, nella marcia di protesta contro le politiche di austerity davanti Parlamento di Lisbona. Ne danno notizia fonti di polizia citate dall’agenzia Lusa. La polizia ha caricato i partecipanti alla protesta, circa tremila persone, col lancio di gas lacrimogeni e manganellate, per impedire l’assedio al Palazzo di Sao Bento, la sede dell’Asemblea della Repubblica.
19,55 – Vendola: “Sconcerto per botte senza ragione”
“Da uomo delle istituzioni provo sconcerto di fronte alle immagini di ragazzi inermi picchiati senza ragione. Un governo che ha cuore i propri cittadini deve tutelare e permettere sempre la libera manifestazione del pensiero, persino del dissenso. Per questo occorre una norma che stabilisca l’obbligo di portare un numero di identificazione per le forze dell’ordine”. Lo scrive su Facebook il leader di Sel e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
19.31 – Lisbona, polizia carica i manifestanti
La polizia portoghese ha caricato in assetto anti sommossa le migliaia di manifestanti riuniti davanti al Parlamento lusitano per protestare contro le misure di austerity, tra gli altri Paesi, in Italia, Spagna e Grecia, organizzata dalla Confederazione europa dei sindacati.
19,23 – Casini: “Alle forze dell’ordine tutta la mia solidarietà”
“Le forze dell’ordine che oggi sono in piazza hanno tutta la mia solidarietà”. Lo scrive, su Twitter, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.
19.17 – Berlino, in 250 alla porta di Brandeburgo
Le proteste contro il rigore non sono state molto sentite in Germania. Tuttavia, senza raggiungere i grandi numeri registrati altrove, la gente è scesa in strada in diverse città tedesche. Davanti alla Porta di Brandeburgo si sono adunate circa 250 persone, con slogan di solidarietà per i Paesi del Sud Europa. E manifestazioni pacifiche si sono registrate anche a Dresda e Francoforte sul Meno. La giornata della indignazione europea contro la austerity è stata infatti sostenuta anche dai sindacati tedeschi, con una presa di posizione forte di Michel Sommer, presidente della Federazione dei sindacati tedeschi DGB, che ha messo in guardia da “politiche di risparmio che stanno mettendo in ginocchio le economie di paesi come Grecia, Portogallo e Spagna”.