Le sinistre hanno le gambe corte….

Ci possono essere vecchie notizie che tornano in auge per una strana combinazione di eventi, ma anche vecchie notizie che ritrovate ad un anno di distanza possono far sobbalzare e costringere a riflettere. E’ quello che succede rileggendo dichiarazioni di Carlo De Benedetti, rilasciate alla stampa tedesca e pubblicate in anteprima sul Sole24Ore, risalenti a marzo 2011. Esattamente un anno fa.
In sintesi, l’industriale tessera numero 1 del Pd auspicava la candidatura di Mario Monti a leader del centro-sinistra, descrivendolo come figura ben vista da tutto il Pd.
Stralci dell’intervista, pubblicata sul settimanale tedesco Die Zeit, sono stati rivelati dal Sole24Ore, in un articolo datato 2 marzo 2011.
Vale la pena riportare le dichiarazioni più significative:

D’Alema, tutto il Pd, che è il centro-sinistra e allo stesso tempo il maggiore partito all’opposizione, vogliono Mario Monti. Il centro-sinistra vuole qualcuno che possa riconquistare il rispetto per l’Italia. Monti gode di prestigio a livello mondiale

Seguono le stoccate contro l’acerrimo rivale di sempre, Silvio Berlusconi

Oggi l’esautorazione di Berlusconi è più urgente che mai. Siamo la barzelletta del mondo

All’obiezione dei giornalisti tedeschi che facevano notare a De Benedetti il fatto che Monti non avesse un partito alle spalle, ecco la risposta

Monti non ha neanche i soldi che ha Berlusconi. Ma se tutti i partiti lo appoggiassero potrebbe fare il premier

Infine, le possibili alternative a Mario Monti

Un’alternativa potrebbe essere Mario Draghi, se non dovesse farcela a diventare presidente della Bce. Certo è che noi non abbiamo bisogno di Berlusconi

Un anno fa potevano essere considerate semplici valutazioni politiche, anche se autorevoli in quanto espresse da uno storico sponsor della sinistra italiana. A novembre, otto mesi dopo quelle dichiarazioni, Mario Monti è però diventato premier, alla guida di un governo tecnico dopo la defenestrazione forzata di Berlusconi a colpi di spread.
Fanno riflettere oggi, quelle parole di De Benedetti: l’auspicio che Monti “sia appoggiato da tutti i partiti”, la possibile alternativa individuata in Draghi, un altro banchiere (e si sa come i governi Prodi siano sempre stati succursali di banche), la rivelazione di quanto Monti fosse “ben visto da tutto il Pd, che lo vorrebbe come leader del centro-sinistra”.
C’è qualcosa che non funziona. Il prossimo papabile leader del centro-sinistra attualmente guida un governo tecnico, dopo aver scalzato un governo di centro-destra eletto dal popolo.
Cosa diranno coloro che sostengono che il governo Monti sia di “ultra-destra”, o che stia attuando un percorso di continuità rispetto al precedente esecutivo? Dovranno riflettere pure loro, rileggendo queste parole.

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