No more hurting people – PEACE

martinNON LO VOGLIONO dire ufficialmente perché è orribile, ma il piccolo Martin Richard, 8 anni, una delle tre vittime della maratona di Boston, lo hanno raccolto a brandelli e quasi completamente carbonizzato, spiaccicato senza le braccia contro la staccionata di legno quasi più alta di lui. Una dottoressa ha tentato di praticargli la respirazione artificiale, ma non c’era più nulla da fare. All’inizio hanno addirittura pensato che fosse un bambino afro americano, tanto il suo corpo era scuro.
A pochi passi da Martin, tra decine di persone urlanti, anche la sorella di 6 anni, Jane, e la madre Denise si sono trovate per terra in un lago di sangue. Alla piccola è stata subito amputata una gamba ma le sue condizioni sembrano in ripresa. La madre, invece, è stata colpita alla testa dai chiodi e dai frammenti della bomba e le sue condizioni sembrano più gravi anche se un delicato intervento al cervello sarebbe riuscito.

Quotidiano.net

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