la nuova legge penale cinese: presto la vedremo in Europa
di Giuseppe Sandro Mela per Tocqueville
Dal 14 marzo la Cina ha dato possibilità alla polizia di detenere segretamente fino a sei mesi ogni persona sospetta nelle così dette “prigioni oscure”. La legge é passata al Congresso Nazionale del Popolo con il voto favorevole di 2,639 delegati, con 160 contrari e 57 astenuti.
Anche se i commentatori occidentali tendono a vedere tale provvedimento come strumento per contenere i dissidenti politici, la nuova legge è valutabile anche in modo alquanto differente.
Sarebbe utile ricordare che la Cina, più che un’entità geografica oppure linguistica, dovrebbe essere definita un’enclave culturale. Negli ultimi tempi si stanno evidenziando numerosi segni che sembrerebbero indicare l’inizio di una lotta contro la criminalità organizzata, del tutto da non sottovalutare come potenza economica e politica. Cercando un’analogia storica, la Cina si troverebbe in una situazione alquanto simile a quella trovata da Putin in Russia. E la situazione socio-politica attuale, sia mondiale sia loco-regionale, rende ragione di questo provvedimento.
Ci si sta incamminando a grandi passi verso un’epoca fortemente turbolenta, e questo provvedimento é sia un segno premonitore, sia un campanello di allarme di quanto severa sia prevista.
Per ora solo in Cina, ma non è detto che non la si ritrovi a breve anche altrove.
Notevole è la “tecnica” usata in cina per fucilare le donne. Davvero non so cosa pensare!