Parossismo fiscale

Da  Liberoquitidiano.it

Allo studio dell’Agenzia delle Entrate c’è un sistema che permette di dare un  voto al contribuente, un voto che esprimerà il grado di affidabilità dei cittadini e permette di individuare i soggetti a rischio evasione su cui andare a colpo sicuro per effettuare controlli e accertamenti. Lo spiega il Sole 24 Ore in edicola domenica 13 gennaio: questo sistema permetterà di migliorare la capacità di selezione dei soggetti da sottoporre a controlli fiscali. Ovviamente otterranno punteggi più bassi quei contribuenti che, nella loro dichiarazione dei redditi indicano valori troppo assi rispetto ai redditi effettivamente percepite. La pagella sarà uno strumento utile anche per il funzionamento del nuovo redditometro per cui , secondo il Sole, “l’amministrazione finanziaria elaborerà a breve le liste selettive con cui far partire i controlli già dalle prossime settimane”.  Ogni cittadino riceverà un voto che sarà calibrato in base a determinati parametri (come l’area geografica, l’anno di imposta o, nel caso di società, eventuali perdite nel triennio).  Le attenzioni del Fisco si concentreranno su chi ha i voti più bassi.  I controlli anti-evasione per il 2013 partiranno proprio sulla base delle liste selettive dei contribuenti a rischio evasione  Il quotidiano di Confindustria evidenzia tuttavia un problema con cui questo metodo dovrà inevitabilmente scontrarsi. Scrive: “ le 128 banche dati di cui dispone l’amministrazione finanziaria presentano ancora una serie di problemi strutturali. Il principale è che la mole enorme di informazioni disponibili spesso non può essere intrecciata, perché i dati sono disomogenei o immessi ancora in modo manuale all’interno. Ecco perché la commissione parlamentare caldeggia la necessità di standard comuni per tutte le amministrazioni oltre a quella di formare il personale addetto”. L’Agenzia delle Entrate sta per questo già lavorando a una revisione di software e delle banche dati per “migliorare la qualità delle notizie disponibili”.

Siamo al parossismo fiscale, i costi per recuperare qualche briciola di evasione leviteranno, andando ad influire pesantemente sulla spesa pubblica, quanto sarà recuperato non basterà a coprire le spese sostenute per recuperarlo e la pressione fiscale inevitabilmente aumenterà. Sintomo inconfutabile dell’incapacità e della disonestà con cui viene gestito il gettito fiscale dai nostri politici, è questo fiorire di idee folli, tese solo ad aumentare la pressione fiscale oltre la quota ufficiale, con multe e condanne.  Costoro voterete in febbraio.

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