Redditometro? No grazie, meglio il Politometro!

Vorrei integrare la proposta del redditometro con il “politometro”. Uno strumento che valuti la differenza tra ricchezza posseduta dai politici e dai funzionari pubblici dall’atto della loro nomina nell’arco degli ultimi vent’anni. Non è difficile realizzare un’applicazione che faccia la differenza tra patrimonio attuale (P2), patrimonio iniziale (P1) più il reddito ufficialmente percepito nel periodo (C). Quindi il risultato, che chiameremo Z, sarà dato da Z = P2 – (P1 + C). Se Z sarà superiore a 0, escludendo partite straordinarie come eredità o vincite al Superenalotto, la differenza dovrà essere restituita alle casse dello Stato con l’aggravio fiscale del 60%. Il politometro potrebbe essere applicato dalla prossima legislatura. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.

Beppe Grillo

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