Reverse Robin the Hood

La “signora” Renata Polverini si è dimessa. Sostiene la sig.ra: 

Il Consiglio non è più degno di rappresentare una regione importante come il Lazio: quindi questi signori li mando a casa io

Naturalmente il fatto che i consiglieri del PD si siano dimessi tutti in massa non ha minimamente influito sulla decisione della sig.ra, lo ha fatto esclusivamente per “mandare a casa un consiglio non più degno”… come no! Dando credito alla sig.ra e riconoscendole onestà intellettuale su ciò che afferma viene lecito domandarsi se i sensi della sig.ra ci siano tutti e se siano funzionanti.

Si perchè a ben guardare la giunta della regione Lazio presieduta dalla sig.ra di motivi per dimettersi ne aveva accumulati molti, e ben prima dell’affaire Fiorito.  Strano che almeno uno dei cinque sensi che la sig.ra ha a disposizione  non sia riuscito ad informare la sig.ra stessa che la giunta da lei presieduta, e al di fuori dalle performance del sig. Fiorito, gabbava il popolo elargendosi emolumenti degni di Paperon De Paperoni.

ROMA – In un momento di grave crisi economica come questo non è certo un bel regalo, per nessun lavoratore, tornare dalle ferie e non trovare lo stipendio. Purtroppo l’amara sorpresa è toccata a 1.500 impiegati, tutti i dipendenti dell’ospedale San Giovanni Calibita, il Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina. «Mille assunti direttamente e 500 tra cooperative e collaboratori non hanno ricevuto la retribuzione di agosto – denuncia Enrico Gregorini, segretario generale Fp Cgil Roma Centro ovest Litoranea – dopo che già nei mesi precedenti erano stati pagati con 40 giorni di ritardo».

Mentre la sig.ra, con tutti e cinque i sensi disabilitati, allegra e gioconda rincorreva le farfalle,  al Fatebenefratelli non si pagavano gli stipendi, ma si elargivano a 14 assessori esterni (cioè quelli della lista del PDL quando questa venne esclusa per le note vicende), quindi non eletti da nessuno, la bellezza di 5 milioni di euro all’anno. Sono cose che possono sfuggire, mica si può avere gli occhi dappertutto!

Il nostro RSA Aziendale al “Cristo Re”, Pierfilippo Pecchia ci conferma che ad oggi circa 600 lavoratori dell’azienda ancora non hanno percepito gli stipendi. Lo dichiarano in una nota congiunta il Dirigente Regionale Ugl Sanità Lazio Pietro Bardoscia ed il Segretario Provinciale Ugl Sanità di Roma Antonio Cuozzo. Da qualche mese ci risulta che gli stipendi vengano elargiti con notevole ritardo creando grandissime difficoltà a tutti quei lavoratori che hanno mutui da pagare e una famiglia da mantenere. Ci risulta inoltre che uno dei motivi del ritardo nella erogazione degli stipendi derivi dalla mancata rimessa della Regione Lazio.

La sig.ra, evidentemente congestionata nella sua attività di cacciatrice di pappataci, seguita a non accorgersi delle regalie che dietro alle sue innocenti spalle vengono distribuite in regione, così i consiglieri costano alla regione, e quindi a noi contribuenti il 20% in più, passando da 109 milioni 700mila del 2009 ai 115 milioni del 2012.

Senza contare i 10 milioni spesi per mettere in sicurezza le scuole…NO! Non per le scuole, ma per la manutenzione degli immobili che ospitano il consiglio regionale, e non sono una tantum, ma annuali.

Ora la sig.ra si è svegliata, evidentemente ha completato la collezione di farfalle e pappataci che con tanto ardore ha rincorso, e si è trovata davanti un consiglio che “non è più degno di rappresentare una regione importante come il Lazio”. Brava sig.ra Renata, meglio tardi che mai!

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *