Negozi aperti il 25 aprile, ma andiamo con ordine. Se si vuole festeggiare la liberazione credo che allora sarebbe più indicato il 25 luglio 1943, quando dopo l’approvazione dell’O.d.G Grandi il re fece arrestare Mussolini, fu quel giorno che l’Italia si liberò da sè, almeno moralmente, dalla dittatura. Badoglio instaurò, è vero, un governo militare e ci furono, è vero, episodi come l’uccisione da parte dei militari di 9 operai delle Officine Reggiane avvenuta il 28 luglio, ma si posero anche le basi per il disimpegno dalla Germania e il disconoscimento di quella disgraziata alleanza. Perchè allora festeggiamo il 25 aprile? Riporto da La Stampa del 26/4/1945:
“DAL DELTA DEL PO A LA SPEZIA L’ARDUA BATTAGLIA DIFENSIVA DIVAMPA CON GRANDE INTENSITA’ – Fronte italiano, 25 aprile – Le armate alleate premono contro lo schieramento difensivo germanico che si sviluppa, all’incirca, su una linea retta che partendo da La Spezia tocca Modena e Ferrara. Nonostante la superiorità numerica e materiale, i movimenti nemici sono notevolmente ostacolati dai reparti germanici, i quali, mantenendo i punti di maggiore importanza, infliggono continue e gravi perdite agli attaccanti.”
Quindi rimane ancora molto da liberare , il 25 aprile 1945, e non sono gli italiani a liberarsi da soli, come avvenne il 25 luglio 1943, ma sono gli alleati che stanno compiendo furiosi combattimenti per liberare gli italiani. Quel che rimaneva dell’esercito italiano ha dato il contributo che poteva, ma si tratta di un aiuto che non ha minimamente influito sull’esito del conflitto. Il 25 aprile dunque il nord italia è sotto il gioco germanico e un esercito straniero combatte per liberarlo; tecnicamente non vi sarebbe nulla da festeggiare: non la liberazione ancora da venire, non la vittoria sui tedeschi che andrà ad un esercito straniero, non la cadutal fascismo che si era già compiuta nel ’43, anche considerando il colpo di coda della repubblica di Salò. Tuttavia festeggiamo questa data; il 25 aprile 1945; qualcuno ha individuato in quel giorno, che nulla rappresenta, il momento in cui l’Italia tutta si era finalmente liberata dall’oppressione. Titola oggi l’Unità: