SOLDI DEI POVERI ALLE MALDIVE PER COSTRUIRE PANNELLI SOLARI

E poi ci lamentiamo che l’università italiana è al 300mo posto nelle classifiche internazionali. Queste classifiche contano quel che contano, ma qualcosa pur conteranno. Pensate, l’università di Milano Bicocca e la Caritas avviano un progetto-pilota in un atollo delle Maldive per installare pannelli fotovoltaici (FV).

Mi chiedo se il Rettore dell’Ateneo è a conoscenza del progetto di cui non si capisce cosa avrebbe di pilota, visto che pannelli FV sono stati installati in tutto il mondo, massime in Italia, e hanno dimostrato di essere un colossale, sesquipedale, mostruoso fallimento. In Italia, ad esempio, sono installati 12 gigawatt (GW) FV che, al modesto costo di 70 miliardi di soli impianti, producono 1 GW, tanto quanto un reattore nucleare dal costo di 3 miliardi. E poi ci chiediamo come mai la crisi.

Il governo Monti ha continuato a sovvenzionare il FV con denaro pubblico (ha garantito, Monti, 13 miliardi l’anno) fino alla grid-parity, ha detto il suo ministro. L’inglese purtroppo va di moda anche dove inopportuno, soprattutto per confondere le idee: significa fino a quando il costo del kWh da FV e da fonti tradizionali si uguaglieranno, sì da rendere il primo competitivo sul secondo. A parte il fatto che competitivo non lo sarà mai, neanche se fosse gratis, perché il FV produce quando brilla il sole e non quando chiediamo noi energia, cioè è inutile. A parte ciò, dicevo, quello che sta accadendo è che la grid-parity si sta raggiungendo perché il costo del kWh sta salendo vertiginosamente fino raggiungere quello da FV.

Ogni anno 13 miliardi al FV: Monti, senza fare alcuna manovra, avrebbe dovuto solo cancellare la parola fotovoltaico dal vocabolario italiano. Ha dimostrato di essere un incompetente di questioni energetiche, come di fatto ogni economista è. E temo che lo sia anche di economia: disse che era venuto, come il Messia, a salvare l’Italia dal baratro economico e – ricordate? – cominciò a prendersela coi tassisti. Come un Bersani qualunque. Delle due una: o Bersani è un genio, un grande economista, senza aver avuto bisogno dei lumi della Bocconi, oppure fate voi.

Altrettanto geniali appaiono i promotori del progetto alle Maldive. Pare che siano biologi. I biologi di solito non distinguono il kW dal kWh. Nulla di male, sono bravissimi in genetica, biologia molecolare e cose simili. Sulle questioni energetiche ove quelli della Bicocca si sono presuntuosamente immersi, stanno sperperando il denaro pubblico (nostro) e stanno ingannando gli abitanti dell’atollo che – lamenta il responsabile dell’area internazionale della Caritas italiana ­– hanno subìto un devastante maremoto.

Soldi per i poveri dirottati in pannelli FV e lampadine farlocche alle Maldive. Chiamano quelle lampadine a basso consumo: ma scusate, l’elettricità dal sole è gratis (così dite voi), che importanza ha quanto consumano? Temo che la Caritas stia facendo la carità a qualcun altro. In ogni caso, non fa alcuna carità a quelli delle Maldive, ammesso che lì abbiano bisogno della nostra carità. Vi chiederete come mai alle Maldive accettino la patacca. Che gli stanno vendendo dicendogli che è per evitare che affondino per via del riscaldamento globale. Evidentemente è à la page raccontare frottole su affondamenti e deragliamenti, e presentarsi poi come salvatori. Monti docet. Il sindaco dell’atollo – che si è detto compiaciuto del progetto, che prevede, nell’ordine (cito dal comunicato-stampa congiunto UniMIB-Caritas), pannelli FV, lampadine a basso consumo, lezioni agli indigeni – auspica un secondo progetto che dovrà dare, dice il sindaco, acqua potabile e sistema fognario.

Cominciare da acqua potabile e fogne, no, vero? Forse è una legge di natura: così come ogni villaggio ha il suo scemo, ogni Paese ha da avere il suo Vendola.

Dr. Franco Battaglia

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