Ue, che genialata!

Chi inquina paga. È questo il semplice principio che i governi stanno cercando di applicare. In questo caso si parla di carne.

Com’è noto, la produzione di carne è poco sostenibile, a cominciare dall’utilizzo di enormi quantità di acqua. Secondo la Fao, per produrre un chilo di carne bovina ne servono addirittura 15mila litri. Per non parlare della diffusione di inquinanti: gli allevamenti pesano il 18% sul totale delle emissioni di gas serra. sempre per la stessa quantità di carne, si emettono 36,4 chili di anidride carbonica; si rilasciano nell’ambiente sostanze fertilizzanti pari a 340 grammi di anidride solforosa e 59 grammi di fosfati.

E se si pensa che nel mondo, secondo gli ultimi dati disponibili, si allevano circa 1 miliardo e 300 milioni di bovini, 2 miliardi e 700 milioni di ovini e caprini, 1 miliardi di suini e 12 miliardi di polli e galline, ben si comprende quale possa essere il loro impatto sull’ambiente.

È per tutti questi motivi che il Consiglio svedese per l’Agricoltura, che sta partecipando ai lavori della Commissione Agricoltura dell’Ue, ha proposto una tassa per scoraggiare il consumo di carne e incentivare la produzione di verdure, con maggiori benefici per l’ambiente e la salute.

Un altro aspetto riguarda l’informazione dei consumatori, che dovrebbero essere più consapevoli di ciò che acquistano e mangiano, privilegiando gli alimenti più sostenibili. Per questo si prevedono etichette più dettagliate e specifiche.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *