Victor Victoria and Mrs Doubtfire

victor victoriaLa vicenda di Giannino suscita dibattiti, sopratutto si fatica a comprendere le ragioni di un tale comportamento. Si mente principalmente per tornaconto,  per evitare al prossimo dispiaceri, per malattia, il caso dei bugiardi patologici per esempio, per mille altri motivi. Ma è la menzogna in sè stessa ad essere deprecabile o piuttosto i motivi che la generano? Nel film Victor Victoria Julie Andrews finge di “essere un uomo che finge di essere una donna”, l’inganno ai danni del pubblico è indiscutibile ma è anche deprecabile dacchè spinto dal bisogno e da un imperante maschilismo che non lascia spazio alle donne nei teatri? Ne Mrs Doubtfire l’amore per i propri figli spinge il personaggio interpretato da Robin Williams a travestirsi da domestica ma ciò viene considerato deprecabile dal giudice che lo allontana ancor di più dall’amata prole; è dunque moralmente più censurabile il mentitore o il giudice?

In Italia sta sorgendo un nuovo fenomeno, un nuovo tipo di menzogna uguale e contraria a quella detta da Giannino, un paradosso tutto italiano dovuto all’avversione per la meritocrazia e al sostegno alle baronie e alle raccomandazioni, che spinge giovani laureati a nascondere la loro laurea e a presentarsi ai colloqui aziendali come semplici diplomati perchè ritenuti più economici. Un classico esempio sono i neolaureati in ingegneria a cui vengono preferiti i periti industriali che possono essere retribuiti con stipendi inferiori valutando che il risparmio compensa la minore cultura tecnica, di questi casi ne ho esperienza diretta.

Dunque cosa è peggio: un Giannino che mente attribuendosi titoli che non ha ma la cui cultura è equivalente ancorché non certificata, o un sistema che costringe il  neo ingegnere a mentire sul proprio reale titolo di studio ed accettare minor considerazione e più bassi emolumenti per poter lavorare? 

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *