Riporto questo articolo sulla RAI e sullo scempio che tutti i giorni compie: scelleratezza, disonestà, baronato, lottizzazione dei partiti, questa è la RAI, il servizio “pubblico”, o meglio il nemico pubblico! Eccola, ve la presento: Tele Picorèt, la TV leccaculi pagata coi pochi denari che monti ci lascia in tasca! Soldi buttati nel cesso, soldi che potevano servire a creare qualcosa di buono e di utile: un ospedale, un asilo! E invece a causa di un malinteso senso di “servizio pubblico”, che non garantisce pluralità e men che meno qualità, un buco senza fondo come tutto ciò che è pubblico! Pubblico…diverrà un giorno una parolaccia questo termine, una volgarità con cui indicare ladri e malfattori d’ogni sorta: SEI UN PUBBLICO, ovvero un ladro, un profittatore, un personaggio indegno e disonesto, una miserabile e infida nullità.
da Libero
PornoRai Ecco la tv di Stato in fascia protetta Droga, ammucchiate e sesso al pomeriggio
Nel teen drama “Fisica o chimica” , in onda la mattina e subito dopo pranzo, scambi di coppia, e rapporti tra professori e alunni

I prof – Per esempio le vicende della professoressa Irene, una col debole per i ragazzini. La signorina, simpatica e caruccia, ha avuto una relazione non certo platonica con lo studente Isaac. Lui ha 17 anni, lei 27. La prima volta lei era un po’ alticcia, dunque andrebbe scusata, senza contare che lui le ha anche attaccato dei parassiti. Ma il rapporto prosegue, tanto che un giorno la coinquilina di Irene (la professoressa Blanca) si accorgerà della presenza del ragazzo notando le sue chiappe nude sporgere sotto un tavolo. In seguito, l’insegnante si sbaciucchierà con un altro studente, tale Cabano. Il quale a sua volta ha partecipato a un triangolo con due compagne di scuola, che si erano già scambiate parecchie effusioni fra loro. L’avventurosa Irene, poi, sarà protagonista di scambi di coppia, col suo fidanzato (docente di inglese) costretto ad ascoltarne le rumorose effusioni dalla stanza accanto.Tra un culo al vento, uno strip e un accoppiamento alcolico potremmo continuare per ore. Anche il professore d’arte Rocco, per dire, si mostra in tutto il suo nudo splendore nell’atto di copulare con la studentessa Alma. E al giovane gay David interessa molto il barbuto consulente per l’orientamento… Ecco, questo è un succinto campionario di ciò che va in onda su Rai 4 al mattino e subito dopo pranzo, orari perfetti per i ragazzi. Non lo facciamo notare per bacchettonismo, e nemmeno per omofobia, ci mancherebbe. Non neghiamo nemmeno che la serie sia ben riuscita, non a caso in Spagna è stata un successo (però sul canale privato Antena 3). Ci permettiamo soltanto di riflettere sui contenuti che veicola a qualche centinaia di migliaia di spettatori. Al mattino Fisica o chimica viaggia intorno al 3% con oltre 130 mila fan, più di programmi come Omnibus su La7. Al pomeriggio è sopra l’1%, ma con quasi 200 mila ascoltatori. E crediamo che non si tratti di massaie.
Messaggi – Non sono tanto i nudi o i gemiti o gli atti sessuali che scandalizzano. Piuttosto il messaggio. La serie nasce nella Spagna di Zapatero e ne incarna gli ideali: libertà uguale assenza di regole. Assumere droghe è normale e concesso. Bisogna obbedire ai diktat del politicamente corretto gay: il personaggio migliore, quello più onesto, buono e sensibile è l’omosessuale Fer. Mentre gli altri rimestano nel torbido, i gay sono puri e vanno trattati come orsi bianchi. La professoressa che rifiuta di celebrare la settimana di «orgoglio omosessuale» viene assalita in quanto «fascista». La sfera sessuale è resa pubblica fino alla nausea. Chiunque esprima idee anche vagamente «conservatrici» è dipinto come un imbecille. Lo studente Quino, cattolico, appare come un cretino patentato fino a che insiste a mantenersi casto. Quando finalmente decide di concedersi alla compagna Alma (vediamo quasi tutto, nella vasca piena di schiuma) allora comincia a sembrare più intelligente. Tutti vanno con tutti, senza posa e senza problemi, le famiglie non esistono, e se sembrano «tradizionali» rivelano presto vergognosi lati oscuri.
L’ira dei cattolici – L’associazione cattolica Aiart ha chiesto, nelle settimane scorse, la soppressione della serie. Freccero si è indignato, ha detto che la considera «pedagogica». Noi certo non chiediamo chiusure o censure, per carità. Ci domandiamo solo se la minuscola strisciolina rossa del «vietato ai minori» basti a sconsigliare la visione ai ragazzini. E ci permettiamo di chiedere, anche a Lorenza Lei, se questo è il servizio pubblico che la Rai deve fornire ogni giorno in fascia protetta. A noi sembra pornografia intellettuale, e pazienza per i culi.