White Smoke

Francesco I il gesuita è arrivato, è arrivato in fretta facendo vedere all’Italia che eleggere un capo di stato non è difficile e non richiede molto tempo, è arrivato portandosi appresso uno strascico di sospetti e voci malevole. L’argentino è sospettato, fatto messo in rilievo sopratutto dalla stampa di sinistra, antifascista a ciarle, che sarebbe stato colluso con la dittatura Videla; titola Liberazione, quotidiano di rifondazione comunista:

 

Francesco I, il conservatore popolare nei torbidi della dittatura

informandoci che “chiesa e colonnelli condussero la guerra sporca. Il ruolo del futuro Francesco I. Il commento della Kirchner. Una sentenza recente fa luce sulla complicità degli alti prelati con la junta Videla“, mentre Il Fatto Quotidiano rimarcando a titoli cubitali le presunte connivenze col regime finge di difenderlo:

 Contestò l’apertura dei gesuiti alla Teologia della Liberazione, negli anni Settanta e questa posizione forse gli è valsa l’accusa ingiusta di connivenza con il regime dei generali, anche se peraltro non ci sono mai state prove né indizi della sua vicinanza alla dittatura. Le accuse di collusione con il regime che sterminò 9mila persone furono furono mosse per il periodo a partire dal 24 marzo 1976 anche e soprattutto nel libro “L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina” del giornalista argentino Horacio Verbitsky, che da anni studia e indaga sul periodo più tragico del Paese sudamericano, lavorando sulla ricostruzione degli eventi di quegli anni.

Accuse che Bergoglio ha sempre respinto come “vecchie calunnie”. Nell’anno santo del 2000 fu proprio Bergoglio a far “indossare” all’intera Chiesa argentina le vesti della pubblica penitenza, per le colpe commesse negli anni della dittatura. Un mea culpa che dette più fiducia nell’istituzione ecclesiale. 

I quotidiani progressisti, cioè quelli secondo cui è progresso ogni moda che lanciano gli intellettuali al loro soldo, sono probabilmente contrariati dal fatto che questo papa è ancor più conservatore del precedente e i matrimoni gay, che definisce “mossa del diavolo”, rendono la battaglia vendoliana pro-omosessuali tutta in salita. Altre sgarro che doveva evitare Francesco I  è la contrapposizione a Cristina Kirchner, la compagna che comanda in Argentina, criticandone l’operato. Storia già vista con Pio XII che a causa della scomunica del comunismo si attirò l’accusa di essere colluso con i nazisti. Non mi ha impressionato, questo papa, come mi impressionò Wojtyła, ma come lui proviene da un paese che ha conosciuto la dittatura e, credo, questo sia un fatto positivo. Ultima cosa potrebbe essere lui il “papa nero”, il papa dell’apocalisse, perche come “generale” dei gesuiti  così è chiamato.  

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